Alzi la mano chi, allo scattare della mezzanotte del 31 dicembre, non ha mai pensato a come il nuovo anno potesse portare maggiore benessere, crescita o cambiamenti!
Alzi ora la mano chi, con l’arrivo del nuovo anno, non si è mai posto dei buoni propositi!
La conclusione di un anno e l’avvio del nuovo spesso simbolicamente corrispondono ad un nuovo inizio, nuove speranze, nuovi progetti, nuove sfide, nuovi obiettivi. È proprio per questo che è tradizione scambiarsi gli auguri.
- “Vorrei prendermi maggiore cura di me stessa”,
- “Voglio diventare ricco”,
- “Desidero cambiare lavoro”,
- “Vorrei iscrivermi ad un corso di specializzazione”,
- “Mi piacerebbe che la relazione con la mia responsabile migliorasse”.
Questi sono solo alcuni esempi di ottimi propositi che ognuno di noi potrebbe essersi posto: come fare a trasformarli in obiettivi?
Alcune teorie dimostrano quanto la formulazione stessa dell’obiettivo corrisponda già ad un primo passo verso il raggiungimento del risultato sperato.
Inizialmente in ambito organizzativo, ma con applicazioni a 360°, diversi autori tra cui Peter Druker, inventore negli anni ‘50 del MBO (management by objectives, ovvero gestione per obiettivi), ed Edwin Locke verso la fine degli anni ’60, compresero l’importanza di una appropriata definizione degli obiettivi sostenendo quanto questa potesse contribuire a generare prestazioni organizzative migliori. Parallelamente questo vale anche per la nostra vita personale al di fuori dell’ambito lavorativo.
Quali caratteristiche deve possedere un obiettivo perché possa essere ben formulato e quindi contribuire a favorire il raggiungimento del risultato desiderato?
Negli anni ’80 George T. Doran e Robert S. Rubin introdussero in letteratura il termine S.M.A.R.T.: un acronimo che definisce quelle che dal loro punto di vista sono le caratteristiche fondamentali che dovrebbe avere un obiettivo.
- S: Specific (Specifico);
- M: Measurable (Misurabile);
- A: Achievable (Raggiungibile);
- R: Relevant (Rilevante);
- T: Time-Based (Definito nel tempo).
Specific (specifico)
La prima caratteristica di un obiettivo adeguatamente formulato è la specificità: deve essere chiaro, sufficientemente dettagliato e non vago. In questo caso ci può essere d’aiuto la regola giornalistica delle 5W:
- Who: chi è coinvolto? Chi mi può supportare? Chi potrà aiutarmi a capire se ho raggiunto l’obiettivo?
- What: cosa voglio realizzare? Quali sono i dettagli del mio obiettivo?
- Where: dove posso raggiungere il mio obiettivo? Località, ambienti e contesti di riferimento.
- Why: Perché voglio raggiungere questo obiettivo? Quali sono le motivazioni? Cosa mi spinge?
- Which (sostituisce l’originario “when” (quando), trattato attraverso la “T” di S.M.A.R.T., Time-Based): quali risorse o requisiti sono necessari e quali vincoli, problematiche, difficoltà potrei incontrare?
“Vorrei prendermi maggiore cura di me stessa” potrebbe quindi diventare “vorrei dedicare almeno 3 ore la settimana all’attività fisica (which) attraverso un corso di pilates online (where) per dimagrire almeno 5 chili (what) perché lavorare da casa ha aumentato la mia sedentarietà e non mi sento più vivace come prima (why) quando gioco con i miei figli (who).”
Measurable (misurabile)
La seconda caratteristica è la misurabilità, utile sia per definire il raggiungimento dell’obiettivo, che per tenere monitorato lo stato di avanzamento. Quali sono quindi le unità di misura che possono essere adeguate o adattate al tuo obiettivo?
Se l’obiettivo è a lungo termine può essere utile definire delle tappe intermedie che possano aiutarti non solo a fare piccoli passi verso l’obiettivo, ma anche a tenere sotto controllo il procedere verso il risultato e a rinforzare la motivazione di fronte ai progressi effettuati o eventualmente a ritarare alcuni piccoli dettagli.
“Voglio diventare ricco” potrebbe quindi diventare “vorrei negoziare con il mio responsabile un aumento di stipendio che mi porti in 3 anni a guadagnare 10000 euro in più all’anno, 5000 euro ogni anno sulla base dei risultati che ottengo”.
Achievable (raggiungibile)
La terza caratteristica prevede che il tuo obiettivo sia raggiungibile. Questo è il momento di chiedersi quali risorse, capacità, competenze, strumenti sono necessari per raggiungere il tuo obiettivo e ottenere il tuo risultato. Eventualmente potrai chiederti anche come recuperare quelle risorse o strumenti o come sviluppare quelle capacità e competenze di cui non disponi o possiedi solo in parte.
“Desidero cambiare lavoro” potrebbe quindi prevedere uno step intermedio: “Per potermi proporre per quella posizione X in quell’azienda Y, mi farò supportare da un professionista per definire un bilancio di competenze che mi possa permettere di capire quali sono i miei punti di forza e quali le aree in cui devo ancora migliorare professionalmente, così da avviare un percorso di sviluppo e redigere un nuovo CV”.
Relevant (rilevante)
La quarta caratteristica, la rilevanza, non riguarda solo l’importanza, ma anche la coerenza, la pertinenza e l’integrabilità con gli altri obiettivi che ti sei posto, con i tuoi contesti di riferimento e con i tuoi valori, nonché l’utilità in un’ottica di costi/benefici. Sarà necessario, prima di formulare il proprio obiettivo, analizzarne la rilevanza in questi termini e solo successivamente procedere con la definizione e lo sviluppo verso il risultato. Un obiettivo ben formulato deve quindi essere realistico e ben ponderato.
“Vorrei iscrivermi ad un corso di specializzazione” potrebbe quindi diventare “vorrei iscrivermi ad un corso di formazione specialistica in ambito informatico che durerà due anni e richiederà circa 1000 euro l’anno di iscrizione e circa 1000 ore di studio, per poi accedere al ruolo di software developer nell’azienda X che mi permetterà di crescere professionalmente nell’ambito lavorativo che più mi appassiona”.
Time-Based (definito nel tempo)
La quinta caratteristica è il tempo. Ogni obiettivo ha bisogno di essere contestualizzato nel tempo. Ha bisogno di una data e di scadenze che possano definire intervalli di tempo corrispondenti agli stadi di avanzamento delle diverse fasi. Alcune domande che potresti porti sono: entro quando voglio raggiungere il mio obiettivo? Cosa posso fare quotidianamente? Cosa posso fare settimanalmente? Cosa mensilmente?
“Mi piacerebbe che la relazione con la mia responsabile migliorasse” potrebbe quindi diventare “Cercherò di applicare le competenze acquisite nei corsi sulla comunicazione efficace con la mia responsabile, al fine di ridurre le possibili situazioni di conflitto trasformandole in possibilità di collaborazione. Mi do sei mesi di tempo. Ogni settimana proverò a concentrarmi su uno degli assiomi della comunicazione ed ogni mese farò un bilancio delle situazioni faticose che ho sperimentato e di quelle che sono riuscita a disinnescare”.
Ora che hai tutte queste informazioni, puoi chiederti: quanto sono S.M.A.R.T. i miei obiettivi? Come posso fare a rendere i miei obiettivi S.M.A.R.T.?
Formulare i propri obiettivi in un’ottica S.M.A.R.T. non è difficile e come puoi aver intuito tutte le caratteristiche si influenzano vicendevolmente e possiedono contorni molto sfumati.
In aggiunta, ricordati sempre che un obiettivo dovrebbe essere connotato positivamente per evidenziare meglio i tuoi progressi, favorire la motivazione e evitare il rischio che di fronte ad una fatica o difficoltà si evidenzi una insormontabile negatività. È molto differente, infatti, dire “devo smettere di litigare con il mio collega” da “vorrei riuscire a migliorare la relazione con il mio collega”. Nel primo caso uno screzio potrebbe essere percepito come un fallimento dell’obiettivo, mentre nel secondo come una fatica possibile da gestire.
Per completare la ricetta sono quindi necessari tutti gli ingredienti: Conoscenza del metodo S.M.A.R.T.; tempo per applicarlo e molta motivazione nel portarlo avanti! Se ne senti il bisogno, per condire il tutto potrebbe essere utile il coinvolgimento di una persona che ti possa supportare nelle situazioni di fatica e difficoltà, ma soprattutto evidenziare i risultati che hai raggiunto.
Questo articolo ti fornisce il primo ingrediente: ora tocca a te!
Se hai voglia di raccontarci le tue esperienze alle prese con obiettivi sfidanti, con la loro formulazione, raggiungimento o anche non raggiungimento, scrivile nei commenti oppure a info@cm-consulenza.com, ci faremo carico di trasformarle in un futuro articolo o in una PMQ, affinché la tua storia, che proteggeremo garantendoti la massima riservatezza e tutela della privacy, possa diventare uno strumento utile per tutti.
Se invece senti il bisogno di un supporto nella definizione e nella messa a punto dei tuoi obiettivi, scrivici a info@cm-consulenza.com, potremo proporti diversi percorsi di approfondimento e sviluppo.
A presto!